Archivi digitali
Archivi digitali
Servizi di Re-Art per gli archivi digitali
- scansione 3D e rilievi fotogrammetrici ad alta risoluzione di opere d’arte, reperti archeologici e architetture
- rilievi fotografici ad alta definizione di dipinti
- digitalizzazione di testi e manoscritti
- supporto alla realizzazione di archivi digitali navigabili
Chi partecipa all’innovazione di processo
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- MiBAC
- Soprindentenza
- Università
- Musei pubblici e privati
- Gallerie d’arte
- Istituzioni culturali
- Fondazioni culturali
- Associazioni culturali
- Biblioteche
Applicativi della fabbricazione digitale per gli archivi
La conservazione dei beni culturali non avviene solamente salvaguardando fisicamente le opere d’arte: abbiamo avuto modo di constatare come la prevenzione non sia sempre sufficiente a preservare un bene da calamità naturali, incendi, o azioni sconsiderate da parte dell’uomo.
Gli archivi digitali rappresentano oggi un importante ausilio alla conservazione dei beni culturali, documentano lo stato di fatto e possono aiutare, in seguito a danneggiamenti, durante le fasi di ricostruzione o di restauro.
Gli archivi digitali svolgono anche un’importante funzione in termini di divulgazione e studio del bene, permettendo agli interessati di accedere virtualmente da qualsiasi parte del mondo alle collezioni dei musei, di gallerie d’arte e agli archivi delle biblioteche.
Attraverso l’utilizzo della scansione tridimensionale, di laser scanner o di fotogrammetria digitale è possibile digitalizzare ad alta risoluzione e in tutta sicurezza opere d’arte tridimensionali. Le tecniche di scansione fotografica panoramica a luce controllata permettono invece di ottenere delle copie digitali in alta definizione, garantendone la fedeltà cromatica. Allo stesso modo la fotografia può essere utilizzata per scansionare libri e manoscritti antichi.
Stato dell’arte sul coinvolgimento dei processi di innovazioni digitale
Gli archivi digitali rappresentano un’importante risorsa per la conservazione, divulgazione e studio del patrimonio culturale. Recentemente abbiamo assistito all’incendio della Cattedrale di Notre Dame e a qualche anno più indietro risalgono la distruzione dei Buddha di Bamiyan e le devastazioni del patrimonio archeologico operate in Siria e medio Oriente . Nel primo caso, l’accurato rilievo laser scanner realizzato dal prof. Andrew Tallon, rappresenta l’unica testimonianza digitale che potrebbe avere un ruolo chiave nel processo di restauro. Nel secondo caso, attraverso raccolte di foto scattate dai turisti e presenti sul web si sta procedendo alla ricostruzione digitale di modelli tridimensionali del patrimonio distrutto. Queste testimonianze dimostrano l’importanza della digitalizzazione e dell’archiviazione del patrimonio culturale mondiale.
Svariati musei e biblioteche, come lo Smithsonian Institute e il British Museum, hanno avviato da anni imponenti progetti di digitalizzazione e di diffusione open source delle loro collezioni. .
Re-Art è stato finanziato dal Fondo Sociale Europeo nell'ambito del Bando per Area di Crisi Industriale Complessa di Venezia (Dgr. 204/2019) con il progetto di Fablab Venezia "Digital Tools for Venetian Heritage" cod. 7076-0001-204-2019.
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