Le tecnologie avanzate consentono oggi di superare la rappresentazione grafica bidimensionale e restituire in forma tridimensionale dati che, normalmente, sarebbero poco comprensibili, (ad esempio un diagramma di flusso). La traduzione in forma fisica del dato comporta un ventaglio molto ampio di possibilità tra cui scegliere, in termini di materiali, dimensioni.

Premessa

Codificare i dati e tradurli in un linguaggio fruibile e comprensibile è una pratica antica,

come dimostrano alcuni ritrovamenti risalenti a periodi anteriori all’invenzione della scrittura.

Gettoni di argilla mesopotamica

5500 a.C. Gettoni di argilla mesopotamica

Le prime visualizzazioni di dati erano probabilmente fisiche: costruite organizzando pietre o ciottoli e, successivamente, gettoni di argilla

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Le applicazioni della rappresentazione fisica dei dati sono le stesse della rappresentazione grafica, con alcuni vantaggi:

  •  Infinite possibilità di esposizione del medesimo dato
  • Fruizione agevolata per venire incontro a bambini, ipovedenti e persone affette da deficit cognitivi
  • Maggiore coinvolgimento da parte dell’osservatore

Dai fenomeni fisici alla statistica, alcune applicazioni della rappresentazione fisica dei dati:

Fenomeni fisici

Physical data Visualization

"Japanese earthquake", Luke Jerram

l sismogramma del terremoto è stato ruotato utilizzando un disegno computerizzato e quindi stampato in 3d utilizzando la tecnologia di prototipazione rapida.

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Gettoni di argilla mesopotamica

5Gravity Wave Spectrogram", LIGO

Il modello mostra come l’intensità delle onde di gravità a frequenze diverse sia cambiata nel corso della collisione di due buchi neri . In questo caso, l’asse x è il tempo, l’asse y è la frequenza e l’intensità è indicata dal colore.

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Studi demografici

"Blip: A Year of Travel" Cemre Güngör

"Blip: A Year of Travel", Cemre Güngör

Il cerchio centrale rappresenta la casa e tutti i cerchi colorati corrispondono a un singolo viaggio. I colori descrivono lo scopo del viaggio la distanza dal centro è mappata alla distanza da casa.

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"Motus Forma: People’s Motions in a Shared Space"Brian Allen and Stephanie Smith

"Motus Forma: People’s Motions in a Shared Space"Brian Allen and Stephanie Smith

Motus Forma è una scultura di dati che aggrega 10 ore di movimenti di persone nello spazio della hall al Molo 9. I 1300 percorsi di movimento sono accumulati in base al tempo.

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Negli ultimi anni, la possibilità di “raccontare il dato” in molti modi ha ispirato diversi artisti, che, grazie alle tecnologie di modellazione e prototipazione rapida,  hanno reinventato il modo di rappresentare i numeri. Si sta affermando un movimento che, per la prima volta, mette in comunicazione due mondi finora distanti: arte e statistica.

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