Credit: Courtesy www.dbt.arch.ethz.ch

Scenografia stampata in 3d da Wasp per il Teatro dell’Opera di Roma
Credit: Courtesy 3dwasp.com
Concrete Coreography
Project credits
MAS DFAB in architecture and digital fabrication: ETH Zurich
Teaching team: Ana Anton, Patrick Bedarf, Angela Yoo, Timothy Wangler
Students: Antonio Barney, Aya Shaker Ali, Chaoyu Du, Eleni Skevaki, Jonas Van den Bulcke, Keerthana Udaykumar, Nicolas Feihl, Nik Eftekhar Olivo, Noor Khader, Rahul Girish, Sofia Michopoulou, Ying-Shiuan Chen, Yoana Taseva, Yuta Akizuki, Wenqian Yang
Origen Foundation: Giovanni Netzer, Irene Gazzillo, Guido Luzio, Flavia Kistler
Research partners: Robert J. Flatt, Lex Reiter, Timothy Wangler
Technical support: Michael Lyrenmann, Philippe Fleischmann, Andreas Reusser, Heinz Richner
Supported by: Debrunner Acifer Bewehrungen, LafargeHolcim, Elotex, Imerys Aluminates
La ricerca è stata supportata dal NCCR Digital Fabrication, creato dallo Swiss National Science Foundation
Die Zauberflöte/The Magic Flute
“An architecture between chaos and order, neither foreign nor familiar, both natural and artificial”
“As an architect, I often ask myself, what is the origin of the forms that we design? If we had no bias, if we had no preconceptions? What kind of forms could we design if we could free ourselves from our experience? What would these unseen forms look like?
I propose we turn to computational design in our quest for the unseen. In the past, we’ve used computers for control and execution. Today, we can turn the computer into a new type of design instrument: a tool for search and exploration.” (Michael Hansmeyer)
Michael Hansmeyer, architetto tedesco, è riuscito a concretizzare l’idea che lo scenografo Romeo Castellucci aveva in mente per lo spettacolo Die Zauberflöte/ Il flauto Magico presentato al Théâtre Royal de La Monnaie de Munt di Bruxelles nel 2018. Hansmeyer sfruttando un algoritmo generativo capace di eseguire una serie quasi illimitata di suddivisioni e ripiegamenti della superficie virtuale, con parametri progressivamente diversi rispetto alla precedente operazione. Iterata milioni di volte questa operazione produce artefatti che arrivano alla soglia della percezione, dando vita una geometria che si ispira la ‘grottesco’.
Il modello mesh è stato suddiviso in nove distinti elementi visibili sul palco. Ogni elemento è realizzato in EPS ad alta densità e fresato attraverso l’uso di un braccio robotico a 6 assi e fresatrici a 5 assi. Gli elementi hanno una sotto struttura integrata in alluminio ed MDF (Medium-density fibreboard, un derivato del legno). Per la finitura finale sono stati prima rivestiti con una speciale resina e poi verniciati di bianco per creare una superficie lucida e resistente. Gli elementi sono sufficientemente resistenti da supportare il peso dei ballerini. La ‘grotta’ è stata studiata per emergere gradualmente sul palco durante l’esibizione è costituisce buona parte della coreografia complessiva.

Scenografia stampata in 3d da Factumarte per il Théâtre Royal de La Monnaie de Munt di Bruxelles
Credit: Courtesy factum-arte.com
Project credits
Stage director: Romeo Castellucci
Designer: Michael Hansmeyer
Robotic Fabrication: Factum Arte
Light Fixtures: La Monnaie workshop
Fabrication Material: high-density EPS
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